19 agosto 2006

Co2 fai da te: anidride carbonica fatta in casa

La co2 in un acquario con piante vere (senza piante vere non provate neanche a chiamarlo acquario, altrimenti vi banno l'IP dall'accesso a questo BLOG!) è molto importante. E' uno degli elementi indispensabili e disciolta in acqua ne abbiamo sempre pochina, per cui i sistemi per diffonderla in acquario sono fondamentalmente 3:
  1. bombola in pressione caricata di co2, manometro con valvola a spillo e diffusore o reattore inserito in vasca. E' il sistema più diffuso, il migliore, il più facilmente gestibile.
  2. fermentazione alcolica: l'avete studiato alle medie, dalla fermentazione alcolica si libera Co2, quindi con zucchero, lievito di birra e acqua produciamo la nostra anidride carbonica e poi la portiamo in acquario con una porosa, meglio se sistemata davanti all'uscita della pompa del filtro.
    Sistema molto economico per acquari piccoli, fino a 100 litri, oltre diventa quasi inutile.
  3. elettrolisi: vendono delle strane piastre che con il consumo di elettricità e di una speciale barretta, sviluppano Co2. E' un sistema ancora poco usato in acquario, per via dei costi iniziali ma qualcuno inizia a testarlo per paragonarlo al primo di questa lista come costi sul lungo periodo ma anche come affidabilità dei prodotti e sicurezza per noi e i pesci in acquario
Link di approfondimento: preparazione co2 con il lievito, tabella comparativa Co2, PH, KH

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaele,
ho finalmente completato l'acquario: pesci (neon, cardinali, Guppy e un paio di spazzini) piante varie. (non sono così esperto da recitare a memoria i nomi scientifici).
Ad ogni modo per il momento non ho un impianto di anidride carbonica ne l'ho messo a "budget" per quest'anno.
Sono invece piuttosto perplesso sull'arredamento: l'insieme è piuttosto carino ma ci sono ancora spazi troppo vuoti che sarebbe carino riempire con rocce, legni o altro. Suggerimenti?
ciao

Marco

Raffaele ha detto...

LAscia tempo alle piante di crescere e "appropiarsi" del territorio.
Comunque qualche legno ci stà sempre bene, sopra ci puoi far crescere Anubias nana o Microsorium, piante facili e che possono stare anche nelle zone meno illuminate. Poi le piante faranno il resto, andando a cercarsi la luce e quindi capirai solo fra 2-3 settimane quali spazi effettivamente puoi riempire con altrei legnetti.

Anonimo ha detto...

L'idea delle piante che crescono sul legno è veramente carina. Presto comprero' il legno e sto cercando le piante che mi hai suggerito. Ma come si fa per "piantare" le piante sul legno? Basta appoggiarle? o vanno legate in attesa che sviluppino le radici?
Marco

Raffaele ha detto...

Esatto, le incastri possibilmente in un'ansa, magari spingendo le radici in una fessura, poi metti del filo di contone scuro, nero o marrone (che si dissolverà con il tempo) e ci leghi la pianta. Fatto! ;-)

Anonimo ha detto...

Ciao, ho letto la dispensa sulla costruzione artigianale dell'impianto di CO2.
Avendo acquistato un impianto a fermentazione (costo 25€) con reattore(capacità 1/2lt), contabolle, diffusore e bustine di attivazione, ho osservato i reagenti e le loro dosi. Ho realizzato che per regolarizzare la produzione di Co2 viene utilizzato un quantitivo di bicarbonato(assaggiato per la constatazione :->). In seguito mi sono attrezzato con 4 bottiglie da 1/2 litro, collegate tra loro con giunto plastico a 4 vie + 3 vie per tubazioni da irrigazione a goccia. Ho tradotto le dosi delle 2 bustine rispettivamente di "selezione di lieviti" e "attivatore"(lievito di birra, sempre assaggiato) in tot 2 g di lievito di birra (compresse pure 100%, in barattoli per il benessere, reperibli nei supermercati; da me polverizzate in tazzina con manico di mestolo a mò di mortaio), e la busta "stabilizzatore" in 3,5 g di bicarbonato.Per i grammi di zucchero nel fondo farò sapere, sono andato a pari livello con il reattore plastico visto lo stesso diametro della bottiglia da 1/2 litro,evitando di pesare. La produzione rilevata si è protratta per circa 38 giorni avvicinandosi ai 45 massimi previsti dall'impianto in commercio. Ti chiedo un parere appena puoi. Spero di aver contribuito positivamente.Ciao!

Raffaele ha detto...

Direi un ottimo lavoro!
Continua a testare la ricetta per migliorarla sempre più, così poi ti dedico un post con tutti i risultati e le prove fatte! :-)

ZERIMAR ha detto...

PER LUCA PG HO COMPRATO UN KIT ANK'IO E PENSO KE SIA UGUALE AL TUO. IL COSTO E IL CONTENUTO DI 2 BUSTINE E IDENTICO, PERO NEL MIO KIT PURTROPPO ESISTE UNA TERZA STRANA BUSTINA (A,B, SONO LE PRIME 2 LIEVITO E BICARBONATO E POI CE c ???) CIO NON MANDA IN FUMO TUTTO MA QUASI PERKE SENZA DI ESSA IL COMPOSTO PERDE DI CIRCA IL 60 % DEL SUO EFFETTO. COMUNQUE LO ZUKKERO E DI 150GR, CON 400 ML DI ACQUA, POSSIBBILMENTE DELL’ACQUARIO, INQUANTO DOVREBBE AVERE UNA TEMPERATURA TRA I 24°-26° ALLA PROSSIMA

Anonimo ha detto...

per ZERIMAR. Come già avevo asserito, la bustina misteriosa cui probabilmente ti riferisci (immagino costituita di granelli marrone scuro di scarsa quantità nel fondo bustina) sono appunto "selezione di lieviti", ossia lieviti biologici puri selezionati come reagente principale (nel mio caso la bustina riporta la dicitura "vital" appunto, cioè base essenziale per il processo. Al momento non ho saputo ritrovare in via "alimentare" quel reagente perciò ho aumentato in proporzione il lievito di birra.
Dovresti utilizzare acqua pura o cmq pulita x la fermentazione: le sostanze e i BATTERI disciolti nell'acqua dell'acquario interferiscono con la reazione compromettendo notevolmente il rendimento. L'intervallo della temperatura per permettere una fermentazione OTTIMALE è 22°-24°C. Dai 15° in giù la fermentazione si arresta. All'inizio, per attivare in fretta, è ovviamente migliore acqua tiepida che non superi i 26°-27°C sennò uccidi i lieviti. Per stabilizzare la temp, ho immerso i miei 4 reattori(bott da 1/2 lt) in una tanica apposita, con acqua a livello. Per l'inverno ho aggiunto un termoriscaldatore (altz. 16cm) che tiene costante a 22°C la temp. E' fisico che aumentando la temp acceleri e aumenti la produzione di co2, dimin.do la temp rallenti e decrementi la prod. di co2 (+CO2=>meno durata e viceversa). Cmq al mio primo esperimento, x il mio 50 litri era già perfetta una sola bott al pari di quello in commercio. Ora ho addirittura inserito una volvolina x regolare il flusso dei miei 4 reattori (bott da 1/2 lt). alla prox spiegherò xche uso 4 mezze bottiglie invece di una da 2 lt e informerò di alcune novità che ho in programma. a presto BYE!

Unknown ha detto...

ciao, ho seguito i tuoi consigli per la produzione di anidride con il lievito. solo che mi ha traboccato il lievito nella vasca rendendola torbida. cosa rischio? che rimedi ci sono? ho messo il carbone attivo per pulire l'acqua,grazie

Raffaele ha detto...

I rischi sono in proporzione a quanta robaccia ti è finita nell'acquario. Gli ingredienti possono sporcarla molto, un cambio parziale del 10-20% non farebbe male...

Ma come hai fatto? hai messo la bottiglia allo stesso livello o più in basso dell'acquario? Non è che hai messo troppa acqua rispetto alle dimensioni del contenitore?

Anonimo ha detto...

DA LUCA-PG
per Gabriele. E' importante che l'impianto CO2 a lievito sia posizionato in basso rispetto all'acquario, soprattutto se si fa senza kit acquistato di ingredienti predosati che non da brutte sorprese. Nel mio caso ho notato che (rendimento a parte che eguaglia gli ingredienti commerciali), la fase di AVVIO della produzione di CO2 comporta due cose:
-dura CIRCA 1 settimana e 1/2;
-sempre in questo periodo di INIZIO si creano delle piccole pressioni e depressioni incostanti che possono portare schiuma e ingredienti all'interno dell'acquario, oppure aspirare nel reattore (se non c'è valvola di non ritorno) acqua dall'acquario. Quindi, per evitare qualsiasi eventuale contaminazione, conviene che la bottiglia sia posizionata a livello inferiore della vasca e che comunque non si superi un livello margine "di sicurezza" nel contenitore.
Io ho costituito il mio impianto di 4 bottiglie da 1/2 litro perchè i totali 2 litri di reagenti e acqua reagiscono piu in fretta e meglio suddivisi che in un'unica bottiglia. A presto..

Anonimo ha detto...

ciao Raffaele,
si può dare da bere la birra ai pesci dell'acquario?
Se si quanta? Ph 8 8.2 70 Litri

Lovetype ha detto...

Ciao a tutti ragazzi io volevo solo farvi vedere l'impianto per la co2 che mi sono fatto in casa, è molto semplice volendo poco costoso ma soprattutto meno laborioso e più costante di un impianto a fermentazione. Potete vedere il tutto sul mio blog, aquariumitaly.blogspot.com

Anonimo ha detto...

[[[[[[[[ciao Raffaele,
si può dare da bere la birra ai pesci dell'acquario?
Se si quanta? Ph 8 8.2 70 Litri

28/11/07 23:06]]]]]]]

Cose da ridere....prova a dargli la birra però poi facci sapere cosa succede..!!!! Hahahaha.... :D
Cmq no nn si può dare la birra ai pesci...più che altro leggi bene...